Il mistero è la chiave del “tutto”.
Il mistero chiave del “tutto”
… e, allora, la vita è in relazione solo alla nostra arrendevolezza al sentimento dell’amore che s’insinua ovunque, dai quanti all’elettrone, dalla singola cellula all’elefante, dall’Australopiteco fino all’Homo s. sapiens. L’amore ha spinto e spinge tutto. Arte, amicizia, ricerca, altruismo, gratitudine, sogno… sono estrinsecazioni dell’amore, lo stesso che ha mosso Einstein, Galilei, Dante, Hemingway , Watson e Crick, Bukowski…

Senza l’amore ogni sistema si affloscerebbe andando verso un’entropia incontrollata e una fine inevitabile. Poi (forse) ci sarebbe un nuovo inizio. Forse sarebbe meglio? Chissà. Eh sì, il mistero è fuori e dentro di noi, ci attornia e ci implode, possiamo viverlo bene, farcelo amico se riusciamo a essere in armonia col tutto. Allora e solo allora diventiamo noi stessi quel tutto e le domande si sciolgono come neve al sole e ci sentiamo integrati, in pace, osmotici, in armonia quantistica, musicale, naturale, empatica, col tutto entrandovi a fare parte a titolo completo.
Da quel momento possiamo fregarcene di fato, di caso, avversità, dolore, solitudine… Al massimo, essi ci sfiorano e ci sentiamo immortali e intoccabili come dèi, dèi non più sovrastati o peggio annichiliti, ma complici del mistero. Siamo il mistero.
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