Intorno al peccato
Intorno al peccato-poesie di G. Fassari

Se
Se non scavo i tuoi occhi
impazzisco di curiosità,
se solo li tocco sento lamiere umide…
Se non dischiudo le labbra
potrei morire di desiderio,
ma il rischio non mi va.
Sto fermo,
non mi va di giocare col sesso,
non mi va di giocare con te
che dimostri di essere padrona di esso.
Fai pure
ma lasciami qualche energia.
Chi l’avrebbe detto
io da colei
che pensavo fosse soltanto un miscuglio di sciocchezze e volgarità.
Parzialità
Donne infelici
provano orgasmi puramente inguinali
mentre il loro pensiero è nel vuoto…
Uomini infelici
eiaculano gaudenti
e chiudono gli occhi pensandosi grandi amatori…
Entrambi sposi del nulla.
Frutto
L’estate splende di luce
ed il suo colore inonda il mondo…
Tu piccola pesca
maturi in questa stagione
rubandole la fiamma incandescente…
è bello averti vicina…
il tuo velluto rende più soffice il vento,
più dolce e carica l’aria, più selvaggi ed elettrici i ciottoli di questa spiaggia.
Il giorno si mescola di complice penombra,
la notte restituisce lampi di luce ai tuoi occhi,
il silenzio diventa pieno
ed il caos si ordina
nel disegno creativo di un originale artista.
E’ buio pesto stanotte…
sei accanto a me…
grazie per esserci…
ho ascoltato il tuo cuoricino
grande come il mondo,
piccolo come te,
ne ho sentito i sussulti, i timori,
le vibrazioni
ed ho stretto forte le tue mani…
voglio giocarci e poi baciarle
e confrontarle con le mie…
leggerne le linee…
quella del cuore porta dritto al mio
rendendolo pazzo,
veloce come una locomotiva senza controllo…
allora ti strangolerei
e ti vorrei mia,
piccola pesca…
Oggi sono andato giù nel mare
per prenderti,
piccola pesca…
Stasera ti vorrei con me fino al mattino
per vedere insieme
sorgere il disco giallo e caldo
col suo carico di vita,
e sorridere con te
incurante del tempo e dello spazio
e superare il mondo
in un volo perso di libertà…
Piccola pesca,
io sono con te,
io sono come te,
respiro con te,
respiro come te…
sorrido al tuo pensiero
poiché la tua triste allegria
m’infetta con le sue schegge dolorose
ma belle e vive…
Piccola pesca,
occhi ladri,
non rubare più niente di me…
hai già preso tanto
ed ogni volta
che mi lasci impoverito
mi sento un po’ più ricco.
Intorno al peccato-poesie

Seduzione ossequiosa
Ho imparato a prenderti
come nessuno aveva fatto…
sussurrandoti frasi d’amore
lette in polverosi libri ingialliti,
giocando dove tu volevi,
non tormentando punti estranei al tuo piacere,
esaltando il tuo seno,
consumato e stanco,
ed elevando la tua anima,
stinta e pigra
ad una diciottenne
soda, ingenua,
desiderosa di carezze e baci.
Intorno al peccato-poesie di G. Fassari