Intorno al tempo
Poesie intorno al tempo che passa su uomini e cose
Intorno al tempo (poesie di G. Fassari)
Tempo
Tic tac
e il tempo va
fluisce su ritmi scanditi da un polso stanco o frettoloso.
Tic tac
dice il pendolo
un uomo è iniziato
un altro è finito…
Tic tac
e il bimbo
è vecchio, senza denti con la flebo…
la bomba esplode
e il suo boato lacera le carni
di un mondo silente al dolore.
Tic tac
e un bimbo nasce e porta il sorriso
tic tac
e quel bimbo è un uomo
sua è la donna
sua è la forza
suo è il tempo.
Tic tac
e la piramide si sgretola
l’anima
rivela le sue crepe
l’amore impigrito si cicatrizza
scende il sipario
e s’innalza alto il sentimento
scevro da pulsioni e rughe
intuisce
l’intimo significato della vita.
Tic tac
il tempo è maestro
di scolari somari…
Il fiume
Io sono un fiume che scorre…
non ho inizio ne’ fine
e l’acqua vi si riproduce
e nel suo fluire non di rado
assume il colore scuro
delle rocce attraverso cui corre…
Talvolta poi sembra stridere
costretto com’è tra spazi ristretti
a farsi ancor più piccolo
sottile come una lama…
Poi da questo freddo,
buio universo
di metallica mineralità
la sua acqua ritorna cristallina
e sgorga e fluisce libera,
impetuosa e fresca
verso una foce
che altro non è
che una nuova sorgente.
Karma
Le nostre anime bruciano sulla pira della vita…
le nostre ceneri dissolte al vento
si condenseranno in un nuovo corso…
Ogni giorno ne inizia uno…
Sereni aggiungiamo legna all’ardente catasta
e il calore del rogo
inondi di tepore il nostro viaggio karmico.
Peter Pan

Quanti anni passano inosservati,
ignorati, trascurati…
e tutti si sommano.
Lo spirito ogni giorno si pone domande sul tempo,
rivede foto e momenti passati…
…come si cambia…
In apparenza
ci modifichiamo
il corpo slanciato si arrotonda,
fili d’argento fanno capolino sulle tempie…
gli altri ti vedono cambiare…
eppure tutto è uguale in te dentro
le pulsioni,
le speranze,
le illusioni
sopravvivono
in un magico marsupio
estraneo al tempo ed allo spazio.
Tempo relativo
Mio padre
mio nonno
antico bisnonno
misteriosa trisavola
anch’io viaggio con voi, nel vostro tempo…
Hitler, la rivoluzione francese,
le guerre, Lorenzo de’ Medici,
le orde barbariche, la peste…
in esse un mio antenato
con dentro i germi iniziali del mio sangue…
Ancora più indietro…
quello mi somiglia…
sbarca su zattera dalle nere coste dell’Africa,
di là dal mare una donna
e si perpetua
e un po’ si determina
un destino…
il destino della misteriosa trisavola,
dell’antico bisnonno,
del nonno,
di mio padre…
il mio…
Più indietro…
tu con la clava,
la paura delle belve,
il sollievo di un fuoco caldo e protettivo.
Ora puoi andare avanti,
perpetuarti,
poiché la tua fragile effimera esistenza
si perpetuerà nei tuoi discendenti fino a me.
Forse ero io stesso con la clava
e la fame di selvaggina,
forse ero io stesso, impaurito,
ad attraversare il mare d’Africa
su quella zattera.
Forse questa sequenza umana
è un’eterna catena di noi stessi.
1978
Dentro di te
son milioni di morti,
milioni di parti,
son milioni di aborti,
milioni di banconote,
son gioie a milioni,
fiumi di lacrime,
sorrisi a fiumi,
fiumi di parole….
Sii buono con i buoni…
Poesie intorno al tempo che passa su uomini e cose