Intorno all’amore
Poesie d’amore di G. Fassari

Ristoro
Amore sublimato
soffocato amore
amore deceduto…
Un sorriso cinico per coprire il mio dolore
ma il dolore resta…
il dolore scava…
profondamente…
c’è più spazio… per un nuovo amore.

Madre
Il tempo la scava come l’acqua la roccia.
La quercia cresce con i suoi frutti,
inesauribile come mulo nel suo amore
per la vita che lei ha portato col suo ardore…
Sa nascondere agli altri il pianto
ma dentro è umida
e anche quando non potrebbe
sorride e dà fiducia.
Si commuove
di fronte all’uomo e stringe la mano a chi le è vicino…
trasfonde forza dove tutto frana.
Ripete ogni giorno la sua vita di calore
il suo motore è l’amore
che l’avviluppa
fino a renderla invisibile a se stessa.
Spesso la notte sogna
scene ariose e profumate
riscaldate dal sole dei suoi amori…
poi si sveglia col segno della croce
e prepara un fumante caffè
caldo come il suo abbraccio.
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La parte migliore
E’ nel cuore della noce il mallo pregiato
pane d’olio e di nutrimento
protetto da dure vesti legnose.
E’ nel profondo della cellula
il segreto della vita,
il misterioso linguaggio di una doppia elica
custodita da armature e membrane.
E’ nel nucleo neutro-protonico,
al centro dell’atomo
l’origine della grande energia.
E’ dall’ “uovo cosmico” espanso
nell’antico big-bang la genesi dell’universo.
E non è forse nel cuore dell’anima
e nei suoi più reconditi recessi
che risiede
la parte migliore di noi stessi?
La natura protegge sempre come madre
solerte e affettuosa
le sue parti più preziose.
Per A.
Guardo mia figlia mentre dorme
e seguo la sua fulgida bellezza
i suoi piedini
i suoi riccioli d’oro
il suo petto poderoso
il suo musetto furbo
E penso a quanto è bella
la sua felicità
la sua voce
quello che dice
o che pensa o non dice…
La guardo come sta crescendo
bene
con le sue creature di fiaba
che le riempiono
di fantasia le giornate…
le sue espressioni furbe…
quanto sei bella amore!
Gioco seducente
Ti bacio come bambola di carne
senza attribuirti valori immensi…
Ti vedo innocente malizia,
inconsapevole assassina di sentimenti puri…
Stringo il tuo seno…
…non so se vuoi ospitarmi nel tuo ventre
per farmi scoprire che sei diversa
da come ti pensavo.
A te non affiderò nulla di me stesso
se non per rendermi conto
di poterti usare come tu fai col tuo corpo
arma potente di gioco
col quale domini il piccolo mondo dei sensi.
Quindi ti lascio ventre a terra pesante
io volo leggero alla facile ricerca
di qualcosa a te superiore.
Incoerente non aspettarti nulla da me…
sublimami…
poiché tutto il vero, sensi ed ultraterreno,
tutto hai bruciato
sullo schiavo rogo dei tuoi calcoli.
fai compagnia ai gabbiani e alle creature dell’aria.
Portami con te
dove la leggerezza è virtù.
Inizio d’amore
Occhi timorosi,
sorriso schietto,
mano esitante,
desiderio d’abbandono.
Parlo di te o di me?