Chi sono

Mi chiamo Giuseppe Fassari e sono docente di Scienze naturali presso gli Istituti Superiori della città di Catania. Sono passati molti anni dalle mie partecipazioni a mostre di grafica con opere surrealiste e a concorsi di poesia e racconti, con piazzamenti apprezzabili, come il terzo posto a “I poeti del faro d’argento” (1992) con la poesia “Bimbo di Somalia“. Sono stato inoltre creatore e curatore, per diversi anni, a partire dal 2003, del glorioso sito www.scienzeemisteri.it dedicato a fenomeni ed enigmi dell’esobiologia, dell’ufologia, dell’astronomia e dell’archeologia misteriosa. Il sito ebbe grande successo ma chiuse alcuni anni dopo.
Adesso ritorno sul web con questo sito in cui sono raccolte tante mie cose, fatte in momenti diversi ma sempre con entusiasmo e leggerezza. Comprese le piccole sintesi di Scienze preparate negli anni per gli studenti “svogliati”.
Sono sempre stato un creativo. Già da ragazzo amavo disegnare e fare caricature e vignette con protagonisti i miei compagni di classe e mi piaceva scrivere brevi storie fantastiche con elementi psicologici, horror e, non di rado, ironici e grotteschi.
Alcuni miei interessi
Chi mi conosce sostiene che io sia dotato di un discreto humour e tendenza a prendere in giro, cosa che per la verità faccio anche con me stesso, senza sconti. Sono appassionato di letteratura, Comics e cinema fantastico; da ragazzo ho divorato caterve di film della gloriosa Hammer e capolavori inestimabili come “Blade Runner” e “La Cosa” per me sono punti di riferimento. Inoltre sono grande estimatore di autori come R. Matheson (“Io sono leggenda”), R. Bloch (“Psyco”), W. Hope Hodgson (“La casa sull’abisso”) e H. P. Lovecraft (Ciclo dei “Miti di Chtulhu”).
“Alla deriva del fato” è il mio romanzo, pubblicato, nel luglio 2019 per l’editore Alter Ego (Scatole Parlanti). Dal suo successo ho tratto la spinta per aprire questo sito, luogo mio e di persone con cui ho interagito nella mia vita e con le quali, anche per un solo attimo, ho percorso strade e sentieri non sempre semplici, anzi talvolta veramente impervi. Devo dire grazie anche a loro se proseguo il mio iter con interesse e curiosità sempre vivaci, sotto lo sguardo clemente (!?) di Anánkē, divinità del fato.