Le rocce
Le rocce ignee, sedimentarie e metamorfiche.
Se osserviamo campioni diversi di rocce scopriamo molte differenze fra l’uno e l’altro: il colore, la struttura, l’aspetto al tatto, la durezza, la presenza di fossili ecc.
Sappiamo che le rocce sono aggregati, prevalentemente solidi, di minerali.
Perché le rocce sono così diverse tra loro?
Le differenze non sono dovute solo alla diversa composizione e le proprietà di una roccia dipendono anche dalle modalità di formazione, cioè dai processi che l’hanno originata.
I processi che danno origine alle rocce sono detti magmatico, sedimentario e metamorfico; le rocce sono quindi classificate, in base alla loro origine, in tre tipi:
1- rocce ignee, o magmatiche o vulcaniche es. pomice, basalto, ossidiana
2- rocce sedimentarie es.calcare, argilla
3- rocce metamorfiche es. marmo, ardesia (lavagna)
Le rocce ignee o magmatiche o vulcaniche
Si sono originate a seguito del raffreddamento e solidificazione di materiali fusi detti magmi, accumulati in sacche sotterranee della crosta terrestre e nella parte superiore del mantello. La temperatura dei magmi è di circa 1000-1200 °C: sono quindi molto più caldi e meno densi delle rocce circostanti e tendono a salire verso l’alto.
Risalendo verso la superficie i magmi si raffreddano e a un certo punto, prima o dopo essersi riversati all’esterno, finiscono con il solidificare, dando origine appunto alle rocce ignee effusive (cioè “fuori”). Ne sono esempi basalto, ossidiana e pomice.
Le rocce ignee intrusive
Se, durante tale risalita, il magma rimane imprigionato fra strati di roccia nella crosta e non arriva in superficie, si raffredda molto lentamente e le rocce che derivano dalla sua solidificazione sono dette intrusive (cioè “dentro”).
Quanto più lentamente il magma si raffredda, tanto maggiore è la probabilità che i cristalli dei minerali che lo compongono siano relativamente grandi (si pensi al granito).
Una roccia ignea formatasi in seguito a un raffreddamento lento è il granito che è molto duro e non si sgretola facilmente se esposto al vento e alla pioggia, al caldo e al freddo: per questo viene usato nell’edilizia con funzione ornamentale, per esempio per fabbricare colonne, rivestire le facciate degli edifici o piani per pizzerie.
Le rocce ignee effusive

Le rocce ignee effusive si formano invece quando il magma in superficie si raffredda e si solidifica in breve tempo e si formano rocce con cristalli molto piccoli.
Tra le rocce effusive abbiamo il basalto, tipico prodotto della lava dell’Etna. A volte il magma si raffredda così rapidamente da formare rocce di aspetto vetroso, nero o blu, come l’ossidiana. Un’altra forma di roccia effusiva, biancastra, è la pomice che si produce quando la lava raffreddandosi rapidamente mantiene nel suo interno delle bollicine di gas che sono responsabili della sua struttura porosa. Infatti essa galleggia nell’acqua. Tipica delle isole Eolie.
Le rocce sedimentarie
La seconda categoria di rocce è quella delle rocce sedimentarie, che sono formate da materia, di origine diversa, depositata su antichi fondi marini o di laghi oppure trasportati dai fiumi, dai ghiacciai o dal vento.
Le rocce sedimentarie sono sempre stratificate e possono contenere fossili. Gli strati sono dapprima orizzontali, poi, per l’azione delle grandi forze che su essi hanno agito e agiscono, possono risultare inclinati .
Naturalmente, perché un sedimento divenga solido occorre che subisca una trasformazione (diagenesi) che può essere causata dalle alte pressioni
Le rocce sedimentarie vengono suddivise in clastiche, chimiche e organogene .
Le rocce clastiche hanno origine dalla sedimentazione sui fondali di frammenti (clasti) prodotti per erosione di altre rocce. Ricordiamo le arenarie, formate dalla unione di sabbia e le argille (la “creta”), derivate da elementi ancora più fini.
Le rocce chimiche derivano dalla precipitazione al fondo di sostanze disciolte nelle acque e da reazioni chimiche. Sono tipiche il salgemma o halite, formato a partire da acque marine, e il travertino, usato a Roma fin dall’antichità come materiale da costruzione.
Infine, le rocce organogene originate dall’accumulo di resti fossili, soprattutto di piante e di animali (scheletri e conchiglie). Tra queste ricordiamo le dolomie, di cui sono fatte le Dolomiti, e il calcare (roccia biancastra molto presente nella zona di Siracusa) costituito in gran parte da calcite cioè carbonato di calcio (CaCO3). Dello stesso gruppo, secondo alcuni autori, fanno parte anche il carbone e il petrolio.
Le rocce metamorfiche
Hanno origine da rocce preesistenti in seguito a trasformazioni (metamorfismo) subite a causa di fenomeni naturali. Per esempio, alcune rocce ignee e sedimentarie rimaste sepolte in profondità all’interno della Terra, per effetto dell’enorme calore e pressione (fattori metamorfici), si sono trasformate nell’aspetto e nella composizione divenendo, pertanto, rocce metamorfiche come l’ardesia con cui si fanno le lavagne e il marmo, che invece deriva dal calcare.
Sono spesso molto dure e quasi tutte contengono cristalli. Molte hanno aspetto scistoso cioè con tante lamelle parallele.
I tre tipi di rocce della crosta terrestre sono tra loro correlate perché possono convertirsi tra loro (ciclo delle rocce). Le rocce magmatiche possono essere considerate le rocce che generano tutte le altre.