Giappone
Stato dell’Asia orientale
Il territorio
Il Giappone è un arcipelago di circa 3400 isole, situate nelle coste orientali dell’Asia, nell’Oceano Pacifico.
Le quattro isole maggiori occupano circa il 97% del territorio. Inoltre, l’isola maggiore, Honshu, occupa il 60% della superficie del Giappone. Le altre tre, dalla maggiore alla minore sono, Hokkaido, Kyushu, Shikoku.

Lo sviluppo costiero è di circa 27 mila chilometri, i litorali sono in gran parte rocciosi e le coste frastagliate con profonde insenature.
Il 75% del territorio giapponese è montuoso, con cime che spesso superano i 3000 metri di quota e circa 300 vulcani di cui una sessantina ancora attivi. Nell’isola di Honshu si trovano le catene montuose più elevate. Il sacro monte Fuji (3776 m) è un vulcano a riposo, situato nei pressi di Yokohama. Una delle catene che formano la massa montagnosa centrale è nota col nome di Alpi giapponesi con il monte Hida .
L’arcipelago giapponese fa parte della cintura di fuoco del Pacifico, caratterizzata da intensi terremoti che a loro volta danno origine a tsunami (maremoti).
Le pianure sono soprattutto sulle coste; la più estesa è quella di Kanto, resa fertile dai detriti vulcanici.
I fiumi sono numerosi ma non navigabili perché brevi e a regime irregolare. Sono sfruttati per l’irrigazione dei campi e per la produzione di energia elettrica. Il più lungo è lo Shinano (370 km), nell’isola di Honshu. I fiumi, rigonfi durante il disgelo primaverile o le piogge estive, diventano esigui corsi d’acqua durante la stagione asciutta e permettono la navigazione soltanto a piccole imbarcazioni.
Sono numerosi anche i laghi, di origine glaciale o vulcanica, ma di piccole dimensioni.
Le precipitazioni sono abbondanti in ogni stagione: l’umidità è portata in inverno dai venti di nord-ovest, in estate dai monsoni che spirano da sud. In generale, il versante Pacifico è più caldo di quello interno e le zone meridionali costiere hanno un clima più mite rispetto a quello delle isole più a nord.
Circa il 67% della superficie è coperto da foreste, a nord prevalgono le conifere, nel centro le foreste di latifoglie.

La popolazione
La popolazione è di 125.000.000 abitanti, con densità di circa 330 abitanti/km2. Le nascite sono diminuite e la percentuale di popolazione anziana è tra le più alte del mondo; i giapponesi hanno alta speranza di vita: 79 anni per gli uomini e 86 per le donne. I giapponesi sono longevi sia per le migliorate condizioni di vita, sia per l’alimentazione semplice e basata su riso e pesce..
La popolazione è omogenea con poche minoranze etniche come gli Ainu, discendenti dei primi abitanti del Giappone, che vivono nell’isola di Hokkaido e non si sono mai integrati.
L’immigrazione è cresciuta parecchio negli ultimi anni con l’arrivo di coreani, cinesi e brasiliani. Gli immigrati, più di due milioni, sono poco integrati.
La religione nazionale è lo scintoismo, che si basa sul culto della natura. Segue il buddismo mentre i cristiani sono una minoranza.
Le città
Tokyo – Yokohama – Kawasaki, nella pianura di Kanto è la più popolosa megalopoli mondiale. In questa zona, dove i tassi di inquinamento ambientale sono elevatissimi, si concentra il 40% delle industrie nazionali.
Osaka – Kobe – Kyoto, con 17 milioni di abitanti, è un’altra megalopoli che ospita il 30% delle industrie Nagoya, il cui agglomeramento ha sette milioni di abitanti e molte attività legate al porto.
Tokyo è la capitale e centro finanziario e commerciale del paese;ha una popolazione (1991) di oltre 8 milioni di abitanti; l’agglomerato urbano raggiunge i 12 milioni.
Altre grandi città sono:
Osaka (circa 2,5 milioni), importante porto, scalo aeroportuale e centro finanziario del paese;
Yokohama (circa 3 milioni ab.), porto e cantiere navale di grande importanza, nonché centro dell’industria metallurgica , chimica e petrolifera;
Kyoto (1,5 milioni), la capitale storica, bellissima città d’arte,
Nagoya (2 milioni), centro industriale che si distingue per le porcellane e il tessile.
L’economia
La rapida crescita economica del Giappone è avvenuta grazie alla capacità di rielaborare le innovazioni tecnologiche provenienti dell’esterno, dai capitali investiti nella ricerca e dalla posizione geografica favorevole ai traffici col resto dell’Asia oltre che alla tendenza al risparmio.
Solo il 13% del territorio è coltivabile e l’agricoltura è meccanizzata. Il Giappone però deve importare quasi la metà dei generi alimentari. La produzione principale è il riso, che occupa circa la metà del suolo coltivato; seguono poi thé, frumento, orzo, ortaggi, frutta.
Il paesi è ai primi posti nel mondo per pescato; nel 2006, il Giappone purtroppo ha ripreso la caccia alle balene.
Intensa è l’acquacoltura di pesci, molluschi e alghe marine, alimento fondamentale della cucina giapponese.
Il Giappone è povero di risorse minerarie ed energetiche ma ha potenziato il proprio apparato elettronucleare: circa il 26% dell’energia prodotta deriva da centrali nucleari.
Il disastro di Fukushima avvenne presso la centrale nucleare a seguito del terremoto e maremoto dell’11 marzo 2011.
Il settore industriale è organizzato in grandi gruppi, i Keiretsu, formati da banche e aziende, che collaborano per perseguire obiettivi comuni. Enorme importanza hanno le industrie nonostante i danni inferti dalla seconda guerra mondiale. Il Giappone è all’avanguardia nell’elettronica, nella robotica, nella ricerca di nuovi materiali.
Nel settore automobile ricordiamo Nissan, Toyota, Honda, nell’elettronica la Sony.
Il settore dei servizi è molto sviluppato con banche fortissime e la borsa di Tokyo (terzo posto per scambi di denaro). Le banche e le grandi compagnie operano anche all’estero, soprattutto negli Stati Uniti.
Il turismo è importante nelle zone di Kyoto e di Sapporo per gli sport invernali.
Le grandi dimensioni delle città costringono ogni giorno milioni di pendolari a superare grandi distanza per andare a lavoro. La rete ferroviaria è fra le più moderne del mondo con il “treno proiettile” (Shinkansen).
Il 40% dei trasporti interni di merci sono via mare. Grazie a ponti, viadotti e tunnel sottomarini le quattro isole principali dell’arcipelago sono ben collegate tra loro.
La storia
Oggi il Giappone è una monarchia costituzionale ereditaria in cui, in base alla costituzione (1947), l’imperatore è il simbolo dell’unità nazionale con funzioni rappresentative.
La successione avviene per via maschile della famiglia imperiale; in caso di mancanza di erede, l’imperatore può essere scelto unicamente all’interno di quattro famiglie di principi di rango.
Alla fine dell’800 il paese del Sol Levante era una grande potenza politica, economica e militare, in grado di competere con le altre potenze mondiali. Il Giappone entrò in guerra con la Cina (1894-95) e con la Russia (1904-05), vincendole. Conquistò la Corea nel 1910.
Nella I guerra mondiale affiancò la Gran Bretagna contro gli imperi centrali.
Nel dicembre del 1941 il Giappone, con un l’attacco a sorpresa alla flotta statunitense a Pearl Harbor, provocò l’intervento nella II guerra mondiale degli Stati Uniti, con i quali combatterono per quasi quattro anni nel Pacifico, continuando a resistere anche dopo la sconfitta della Germania (maggio 1945). Il Giappone fu costretto alla resa dopo il lancio delle bombe atomiche a Hiroshima e Nagasaki da parte degli Americani nell’agosto del 1945.