Il big-bang e il destino dell’universo
Il big-bang e il destino dell’universo sono argomenti affascinanti dell’astronomia, ancora oggetto di studi e teorie.
Qualche anno dopo le osservazioni di Hubble, il matematico belga Georges Lemaitre propose un’ipotesi, confermata poi dagli studi del fisico statunitense George Gamow nel 1946, secondo la quale inizialmente, in un periodo stimato fra 10 e 15 miliardi di anni fa, tutta la materia dell’Universo era concentrata in uno spazio piccolissimo, con una densità incredibile (sfera di fuoco primordiale o “uovo cosmico”).
Una violentissima esplosione, il Big bang (“grande botto”), sparse la materia in tutte le direzioni; dopo circa tre minuti cominciarono a formarsi i primi nuclei di idrogeno e di elio, a temperature dell’ordine dei miliardi di gradi, ma solo dopo un milione di anni si formarono gli atomi completi di idrogeno e di elio. A questo punto, in alcune zone la materia, per effetto della forza di gravità, cominciò ad aggregarsi, formando i primi corpi celesti; dall’aggregazione delle stelle si formarono le galassie che, per effetto di quella forza immane, si stanno ancora allontanando.
Questa teoria, conosciuta come teoria del Big bang, è la più accettata sull’origine dell’Universo. Un’ulteriore prova si è avuta, nel 1965, quando A. Penzias e R. Wilson registrarono delle radiazioni provenienti da tutte le direzioni dell’Universo. Queste radiazioni, definite radiazione cosmica di fondo, prima scambiate per scariche elettriche delle apparecchiature utilizzate, furono poi riconosciute come radiazione fossile o di fondo, residuo dell’enorme energia sprigionata sprigionata dal Big Bang. Alcuni poeticamente la chiamano eco del big bang.
II futuro dell’Universo
II futuro dell’Universo attualmente è spiegato secondo due teorie:
– la teoria dell’Universo in espansione (aperto)
– la teoria dell’Universo oscillante (chiuso)
Secondo la teoria dell’Universo in espansione, le galassie continueranno ad allontanarsi e l’Universo si espanderà sempre più, diventando sempre più grande e freddo (il Grande Freddo);
La teoria dell’Universo oscillante prevede, invece, che, ad un certo punto, l’energia sviluppata dal Big bang si esaurisca e, per effetto dell’attrazione gravitazionale, le galassie cominceranno ad avvicinarsi fino a concentrarsi di nuovo nella sfera di fuoco primordiale (Big crunch: grande contrazione). A quel punto ci sarà una nuova esplosione e l’Universo tornerà ad espandersi, in un ciclo senza fine.
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