Intorno a Dio
Intorno a Dio-poesie di G. Fassari

In… alto
Perdonami Padre
se disturbo la tua celeste dimensione di pace…
necessità rende l’uomo coraggioso e temerario…
l’antilope inseguita spicca il salto oltre il monte…
la disperazione sostiene l’uomo
quale madre rinoceronte
privata dei figli da carabina fumante
vi si scaglia contro.
Perdonami Padre
se mi propongo col sudore della fronte
allo scenario quieto e magico
dove aleggia profumo della tua essenza divina…
la rabbia rende l’uomo invadente
come iena affamata sulla sua carogna sanguinante.
Perdonami Padre
se vengo come figlio umile
a chiederti col cuore in mano
di prenderti cura di lui
nel modo che solo tu conosci
poiché è precluso all’uomo.
Perdonami.
Viaggio
Vola con gli occhi del gabbiano,
con le luci di un aereo,
con la speranza di una donna gravida,
sui deserti beduini di un’Africa antica e nuda,
soffermati stupito sul lungo nido
dove crebbero e perirono culture e misteri millenari,
dissetati alle acque del Congo
e lasciati andare fresco ed eccitato
già per le cascate prorompenti.
I tuoi occhi si soffermano su tribù arcaica
con vecchi senza tempo che insegnano ai cuccioli
il loro libro di esperienza
e mescolati in danza attorno al fuoco antico
invocando un Dio primitivo
ma sempre uguale a Dio.
Incarnati in un qualunque qualcuno
condividine esperienza, affetti, cose…
e assapora questo tempo di sonora primitività,
povero di moderno.
Al fine potrai innalzare il corpo eroso
dalla pira fumante
e come libero alato
viaggia alla ricerca di un altro momento
forse effimero, forse eterno
e quindi sorvola il Congo,
il fiume dei faraoni e le pietre di el Ghiza,
i deserti beduini
e ricomincia sorridente il tuo viaggio.
Vigilia
Domani ti metteranno in croce,
i chiodi scaveranno la tua carne
immolata all’iniqua imperfezione umana.
Simbolo di redenzione per uomini
da te creati col verme dell’errore
boia dei suoi figli.
Quanti uomini comuni son morti,
trafitti, impalati
e mai ricordati
quali martiri, santi od eroi…
quanti piccoli innocenti
polverizzati
al cielo di Hiroshima,
l’aria asfissiata
sugli altipiani curdi,
le carni macellate
chè la piramide arrivasse più vicina al sole.
Nessuno li adora
o li odora,
li pensa,
li festeggia
eppure tutti erano tuoi figli
come Cristi aspettavano
la risposta sul tuo mistero d’amore.
Domani il simbolo si rafforzerà nel mondo
e l’uomo così distratto ai valori
si fermerà a pensare
alla resurrezione
dalla meschinità e dall’egoismo.
Intorno a Dio-poesie